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Le vacanze insieme: la scoperta delle differenze



E’ tempo di vacanza e per la maggior parte di noi, vacanza significa “stare più tempo insieme”. Insieme alla nostra famiglia, insieme al proprio/a partner o insieme ai propri amici.

La vacanza è in questo caso anche un momento di condivisione, di scambio ma anche il momento della scoperta di alcune differenze. Dalla scelta della meta, a quella del cosa fare, alla condivisione di spazi e tempi che nella vita quotidiana spesso non si condividono (pensiamo alla prima vacanza con alcuni amici o alla prima vacanza con i propri partner), questi momenti ci mettono a confronto con aspetti dell’altro che non ci saremmo mai immaginati.


Sarebbe bello pensare di poter partire con una persona fatta a nostra immagine e somiglianza, con cui non si deve mediare o discutere su nulla, ma staremmo davvero condividendo qualcosa insieme? Condividere non significa mettere in comune idee o pensieri simili, ma dare parti di sé all’altro/a e accettare quello che l’altra persona può offrirci. Certo la condivisione chiama in causa similitudini ed affinità, che rendono più facile e piacevole l’esperienza, ma soprattutto mette in gioco le differenze, che sono in genere più difficili da accettare e da accogliere.


Nell’articolo “Legati si è liberi”(https://www.apbps.it/post/legati-si-e-liberi) ho individuato le caratteristiche dellarelazione funzionale, che si basa sulla reciprocità, sulla complementarietà, sul rispetto reciproco delle proprie unicità, e a questo si rimanda per degli spunti che possono essere utili anche per la tematica che stiamo affrontando qui.

Condividere in una relazione significa anche starci con l’altro/a, con il proprio modo di essere ma accettando anche il modo di essere dell’altra persona e questa consapevolezza non deve andare in vacanza.


Mettiamo in conto, quando partiamo con altri, che emergeranno delle differenze, che scopriremo degli aspetti che non ci saranno sempre congeniali.

Accettiamo, prima di tutto queste differenze, che possono essere una risorsa. Ascoltiamo le nostre emozioni quando ci troviamo a confronto con questa scoperta: delusione, rabbia, frustrazione, paura ecc. Questi vissuti sono legati all’evento in sé o entrano in risonanza con qualcosa che appartiene alla nostra storia, alle nostre parti più profonde? Chiediamoci pure se è possibile parlarne (condividerli) con il nostro/a compagno/a di viaggio di questo.

Questa attenzione a noi stessi, il dialogo con le nostre emozioni ci consentiranno non solo una maggiore consapevolezza di quanto stiamo vivendo ma ci darà anche una maggiore serenità per affrontare, se e quando necessario, con l’altro/a questi vissuti. Confronto che è possibile e costruttivo proprio se basato sulla condivisione e sullo scambio reciproci.

Ricordiamoci anche che passare le vacanze insieme non significa fare tutto insieme in assoluto, ma anche in una vacanza ci si può ritagliare uno spazio personale se non è possibile o se fossseLE difficile coinvolgere l’altro/a, ma anche questo in una relazione che funziona è frutto di una decisione condivisa, concordata insieme.


Infine può capitare che la vacanza abbia rivelato differenze che non trovano una ridefinizione funzionale alla relazione, spesso capita con le amicizie, diverse si sono incrinate o interrotte dopo il periodo trascorso insieme e anche questa esperienza, una volta passata la delusione del momento può essere una base per conoscere e definire meglio alcune parti di sé.


Dr.ssa Marzia Dileo

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