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COME E' DIFFICILE LASCIARSI









Abbiamo affrontato in diversi articoli (https://www.apbps.it/su-di-noi-7) la crisi di coppia indicando la possibilità di affrontare queste situazioni in psicoterapia, laddove la cronicità porta malessere e tensione e non si riesce e a ridefinire, con il solo impegno reciproco, un nuovo equilibrio di coppia. A volte questo nuovo equilibrio si raggiunge anche con la separazione, in alcuni casi è proprio l’aiuto dello psicoterapeuta che può condurre a questo esito, come unica possibilità per ristabilire equilibrio e benessere.

Riconoscere e accettare che la propria relazione è finita non è per niente facile, anche quando per l’altro/a si prova solo rancore o non si hanno più aspettative di futuro insieme.

Separarsi è un’esperienza che attiva emozioni negative, contrastanti, che richiamano significati personali con cui non è facile confrontarsi.


Per molti il matrimonio, la convivenza, la nascita dei figli, l’acquisto di una casa ecc. rappresentano eventi su cui fondare la propria vita; sono passi importanti del proprio percorso esistenziale che rimandano al senso del Noi di coppia e alla propria idea di famiglia. Tali eventi definiscono la propria identità ed ecco perché dire addio all’altro, anche quando sembra la soluzione più semplice non lo è affatto.

La fine di una relazione crea inevitabilmente sofferenza, fa male e stare male fa anche paura; per questo spesso si attivano delle strategie di difesa, come ad esempio convincersi dell’impossibilità di risolvere o affrontare alcuni aspetti pratici e non solo: “dove vado a vivere?” “Come facciamo con i nostri figli?” “Con il mutuo?” ecc. Questi interrogativi sono importanti, perché rimandano ad implicazioni anche oggettive che è necessario affrontare, ma non centrano la vera natura della sofferenza dell’esperienza di separazione. Purtroppo l’unica cosa da accettare è il dolore, la delusione che si provano.

Accettare le emozioni negative legate alla separazione permette anche di esplorare alcuni significati legati alla propria storia personale: “che significa lasciarsi per me?” “Che significa la perdita per me?”, significati legati alla sensazione di fallimento, emozioni legate alla rabbia, alla solitudine ad esempio.


Una delle frasi che ricorrono spesso in terapia di coppia è che all’altro/a si è affidata tutta la propria vita e per questo non è possibile accettare né accettare incomprensioni e tantomeno lasciarsi. Questa frase è densa di significati, affidarsi all’altro è fondamentale per crescere e stare bene (pensiamo al sistema motivazionale dell’attaccamento, vedi la Teoria dell'Attaccamento e le sue evoluzioni ), ma affidarsi non deve divenire fondersi, perché cosi ci si smarrisce con l’altro…se è vero che lasciare qualcuno è anche lasciare una parte di noi, come abbiamo cercato di accennare sopra, è vero anche che noi continuiamo ad esistere.

Se riconosciamo che la nostra relazione non era adatta, non siamo noi un fallimento completo, ma semplicemente quella relazione con quella persona non era adatta a noi.


Questo è ovviamente il percorso conclusivo dell’elaborazione della separazione, che passa attraverso il riconoscimento delle emozioni, prima di tutto quella di dolore; emozioni che devono essere ascoltate, riconosciute e il più possibile espresse per poterle integrare nella nostra storia di vita e riorganizzarci con una nuova immagine.


Dr.ssa Marzia Dileo

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